Territorio

Ultima modifica 14 aprile 2017

Castelverde è raggiungibile da Cremona percorrendo circa 6 km. dalla Statale 498 (Via Bergamo).

Confina a nord con il Comune di Casalbuttano ed Uniti, a nord-est con Olmeneta, ad est con Pozzaglio ed Uniti, a sud-est con Persico Dosimo, a Sud con Cremona, a sud-ovest ed ovest con Sesto ed Uniti, a nord-ovest con Paderno Ponchielli.

Il territorio di Castelverde (30,9 kmq, 5.200 abitanti circa), a nord ovest della città di Cremona (da cui dista circa 4 km), si apre come le due ali di una fafalla sulla strada soncinese-bergamasca, che lo attraversa lambendo le località di Castelverde e S. Martino in Beliseto verso Casalbuttano.

Se tale via di comunicazione rappresenta la spina dorsale del territorio, ai limiti estremi di queste due ali leggermente digradanti, si collocano non casualmente due corsi d'acqua: verso nord-est, il Naviglio Civico di Cremona; a nord-ovest, il Morbasco, ora un canale, ma in passato un ricco corso d'acqua, che ha scavato una valle, come attestano antichi resti, che parlano di flumen Morbaxii.

Si tratta di un territorio ad antica vocazione agraria (con tratti di centuriazione romana leggibili), per la fertilità della terra e l'abbondanza dei canali irrigui. Ciò ha favorito già in età romana e medioevale il sorgere di numerosi centri: borghi, castelli, ville, cascinali ed aziende, all'origine del tipico policentrismo della zona. Si tratta di una trama territoriale con un fitto incastellamento (attestato dai toponimi: Castelnuovo del Zappa, Castelletto del Lupo, Castelletto Anghinori, Dosso Boroardo, ecc.) che, sovrapponendosi in epoca medioevale all'organizzazione fondiaria romana ed al suo assetto viario ed idraulico, ha ridefinito il territorio in bacini presidiati da struttre castellane.

Solo in tale contesto si comprendono emergenze architettoniche di straordinaria suggestione storica e architettonica come il Castello di Breda de' Bugni a castelverde (già dei Castiglioni e dei Trecchi), le cascine Borgonovo (a S. Martino in Beliseto), Cortenuova o Cascina Fabbrica (a Livrasco), Licengo (presso Castelnuovo del Zappa), Vernazzi (a Ossalengo), Cavallara (sulla provinciale per Brdolano), Mancpane (sulla provinciale bergamasca vicino a Casalbuttano).

Non si trattava solo di un sistema territoriale di difesa, ma di controllo viario e di organizzazione agraria con presidio delle acque, talmente orientato all'ottimizzazione delle risorse, che il venir meno nel corseo dei secoli delle funzioni difensive dei castelli non ne ha vanificato l'efficacia come nuclei organizzatori della produttività. Una struttura amministrativa durata fino all'Ottocento e confluita solo nel 1928 nell'attuale Comune.

Ancora oggi infatti sull'intera area comunale si trovano sei centri abitati, in alcuni casi con una Chiesa di rilevante interesse. Meritano una visita le parrocchiali, che hano visto all'opera i maggiori artisti cremonesi del '600/700: S. ARchelao, a Castelverde, (Bertesi, Massarotti, F. Boccaccino); S. Biagio, a Marzalengo (Moncalvo); S. Michele Arcagelo, a Castelnuovo del Zappa (pregevole altare e un quadro del Lambri).

Anche sotto il profilo paesaggistico-ambientale, il reticolo di canali e rogge irrigue presenti, alcune delle quali di rilievo provinciale (Soresina-Marca, Marchesa, Vallotto, Trecca, Cavallina, Cremonella, Scalona, Magia), spesso fasciate da cortine arboree di straordinaria bellezza e valore storico, connotano il territorio comunale, creando scenari di forte suggestione. Entrambi gli elementi (cascine castellate e patrimonio vegetazionale) concorrono alla connotazione del toponimo CASTELVERDE.

Il Comune di Castelverde, oltre al capoluogo, si compone delle frazioni di Costa S. Abramo, S. Martino in Beliseto, Marzalengo, Livrasco e Castelnuovo del Zappa.


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